Settembre è il mese dell’inizio (per me molto più che gennaio). Son sempre stata legata al mondo della scuola: una mamma maestra prima, e poi diversi anni da educatrice. Ed ora le bimbe, che hanno appena affrontato il rientro a scuola.
Sì perché a settembre, chi prima chi dopo, c’è il grande rientro a scuola.
Qualcuno ha iniziato ad inizio mese, qualcuno a metà. E c’è chi, soprattutto i più piccolini, è ancora alle prese con l’inserimento e le difficoltà del distacco. Affrontare l’ingresso in una comunità come quella scolastica non è semplice. Sia che sia il primo vero distacco, sia che sia la ripresa dopo un periodo di stop (come le ferie).
Ogni bambino, si sa, è un mondo a se e risponde a queste esperienze in maniera del tutto soggettiva. Ma ci possono essere piccole accortezze che possono facilitare questa transizione e aiutare i bambini a vivere il distacco in maniera il più serena possibile.
Il rientro a scuola, come aiutare i bambini al distacco: decisione e fiducia
Se per le elementari è un aspetto decisamente più scontato, con i piccoli essere decisi della scelta fatta non lo è così tanto. Spesso si pensa (a volte con anche molte pressioni dall’esterno) che sono piccolini e sarebbe meglio tenerli a casa. E quando non si può, ci si decide ad iscriverli al nido o alla scuola materna ma in fondo in fondo si pensa che non starà mai bene come a casa.
Da un lato è ovvio che la mamma è la mamma. 😉 Questo non lo mette in discussione nessuno. Ma se si decide di inserire il bimbo in una struttura con altre persone che si prendano cura di lui ci si deve fidare. Per davvero!
Ci si può prendere del tempo: trascorrere i mesi precedenti per girare e valutare diverse strutture, chiedere consigli ad altre mamme e scegliere con tutta calma valutando pro e contro delle varie opzioni. Ma una volta che si opta per una struttura ci si deve affidare. Ed essere convinti al 100% ci permette di trasmettere questa fiducia e serenità ai nostri bimbi.
Sì, perché i bimbi sentono a pelle le nostre perplessità. E se la mamma non è tranquilla nel lasciarmi in questo posto, perché dovrei esserlo io?
Rientro a scuola: positività
Cerchiamo di trasmettere sempre tanta positività: salutiamoli col sorriso, uscendo di casa e nel tragitto verso scuola raccontiamogli le tante cose belle che faranno, quando li andiamo a prendere chiediamo cosa hanno fatto di bello.
Anche se magari è in lacrime e vi racconta quanto non gli piace, cerchiamo di sottolineare le cose belle aiutandolo a vederle.
Fidatevi che prima o poi il cambio avviene e più noi adulti siamo positivi e prima lo diventeranno anche i bimbi!
Dialogo
Cercate sempre di parlare e chiarirvi con la struttura che accoglie i vostri figli. Che sia pubblica o privata non cambia molto: lavorare fianco a fianco per il bene dei bambini è la cosa migliore. Se avete qualche dubbio per un episodio, un aspetto dell’organizzazione o del metodo educativo chiarite subito. Se si mina la fiducia di cui parlavamo prima, diventa tutto più difficoltoso.
Riempite l’agenda
Non sto scherzando: per i primi giorni riempite l’agenda di cose da fare mentre i bambini saranno a scuola.
Soprattutto i primi giorni ritrovarsi senza bambini intorno risulta molto strano, il tempo sembra scorrere lentissimo e si inizia a pensare a “cosa starà facendo?” “e se piange?” eccetera eccetera.
Se non si hanno delle cose da fare per occupare il tempo (e soprattutto la mente) la nostalgia rischia di prendere il sopravvento. E anche la tentazione di rimanere fuori dalla scuola a “sbirciare” come sta andando. E il pensare (o peggio sentire) il nostro bimbo in lacrime in un luogo nuovo per lui non aiuta di certo né noi né loro ad essere positivi!
Meglio aver subito delle commissioni, magari proprio quelle che si rimandava da tempo, o degli appuntamenti già fissati, per far trascorrere il più velocemente possibile il tempo.
Anche per me, nonostante abbia lavorato tanti anni al nido, e abbia già vissuto l’inserimento della prima, questo rientro a scuola è stato un po’ spiazzante (ve lo racconto nell’articolo “back to school per la mamma: felicità o sensi di colpa?”)
Date e datevi tempo
Il processo di adattamento al distacco e di inserimento in un nuovo ambiente necessita di tempo. Un po’ di crisi è normale e assolutamente fisiologica. Io quando lavoravo al nido dicevo sempre alle mamme di aspettarsi la crisi, se poi non fosse successo, meglio!
Ma vi assicuro che basta aspettare, per quanto difficile, i tempi dei bimbi nell’adattarsi alla nuova situazione per vedere le cose migliorare.
Spero che questi piccoli accorgimenti possano dare degli spunti interessanti per aiutarvi ed aiutare i bimbi al distacco in questo mese di rientro a scuola. In bocca al lupo a tutti! E buon anno (scolastico)!
Perché dovresti fidarti di me
Mi chiamo Valentina Carbone, sono laureata in Lettere con un Master in Giornalismo e Comunicazione. Da circa 10 anni mi occupo di blogging condividendo le mie esperienze, di viaggio e di comunicazione, sul mio Blog: www.valentinacarbone.it
Nel corso della mia carriera, determinazione e costanza sono stati i miei punti fermi. Tutt’ora, cerco sempre nuove strategie per crescere e offrire materiale utile ai miei lettori. Proprio per questi motivi, negli anni, ho imparato a organizzare la mia giornata di lavoro pur dovendo seguire le esigenze dei miei Clienti, una famiglia e una casa.
Come ci sono riuscita? Per tanto tempo ho appuntato tutto quello che, realmente, ha portato il mio Blog a diventare uno strumento di successo e di lavoro.
Ed ecco che nasce #Inspiration, un progetto completo che comprende una Consulenza privata e una raccolta inesauribile d’ispirazione per tutti coloro che hanno bisogno di cominciare (o continuare) il proprio percorso verso il successo senza mai accantonarlo.
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