Quando in Italia le temperature si abbassano, soprattutto al nord dove abito io, il desiderio di un viaggetto verso mete dal clima più mite bussa alla porta. E allora perché non scegliere il luogo che per antonomasia viene definito dell’Eterna Primavera? Non sapete quale sia? Semplice: le Isole Canarie.
Ebbene sì, queste isole Spagnole godono di un clima perfetto durante tutto l’anno, il migliore al mondo, a detta di alcuni, con una temperatura minima che si aggira intorno ai 17/18° in inverno e 25° in estate.
L’arcipelago si trova nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa nord-occidentale ed è composto da 7 isole maggiori (Tenerife, Fuerteventura, Lanzarote, Gran Canaria, La Palma, El Hierro, La Gomera) e alcuni isolotti minori.
Isole Canarie: Quale isola scegliere
Seppure per molti aspetti simili, le isole Canarie hanno comunque una loro identità che le rende una diversa dall’altra.
Tenerife è l’isola più grande ed anche quella più cosmopolita ed urbanizzata. Al nord prevale l’aspetto lussureggiante che contrasta con il parco nazionale del Teide, al sud domina un turismo di mare, con spiagge dedicate alla tintarella e locali ideali per una vivace vita notturna.
Gran Canaria è un’isola dedita al turismo che è cresciuta orientandosi maggiormente a questo aspetto, realizzando resort e grandi alberghi, negozi per lo shopping e boutique.
Fuerteventura è il paradiso per chi ama la vita da spiaggia e sport annessi quali il windsurf e kitesurf, grazie ai venti che battono costantemente l’isola.
Lanzarote è l’isola perfetta per chi ama la natura con i suoi panorami lunari e le opere dell’architetto naturalistico Manrique. Il tutto in un ambiente decisamente meno caotico.
La Palma, essendo l’isola più verde, è anche la più indicata per gli amanti delle escursioni e del trekking.
La Gomera, unica a non avere un collegamento diretto, è di conseguenza la meno ambita dal turismo di massa e quindi più adatta a chi cerca relax e tranquillità lontana da Grandi Hotel e villaggi turistici. Presenta coste formate da ripide scogliere a strapiombo e spiagge nere.
La nostra scelta è ricaduta su Lanzarote e Fuerteventura, utilizzata come punto di arrivo e di ripartenza.
Luoghi consigliati a Lanzarote
Lanzarote è l’isola più a nord delle Isole Canarie e deve il suo nome al navigatore che la scoprì nel 1312: Lanzerotto Malocello; nominata dall’Unesco Riserva della Biosfera, grazie all’intervento dell’architetto Cesar Manrique, può vantare un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza.
Il mio consiglio è quello di noleggiare un’auto, noi l’abbiamo fatto a Fuerteventura dove siamo atterrati, e da lì ci siamo spostati utilizzando il traghetto.
Le località imperdibili sono tante ma non troppo distanti tra loro, e con quattro/cinque giorni a disposizione, è possibile visitarne la gran parte.
- Partite dal Parco Nazionale di Timanfaya, uno dei luoghi più caratteristici di Lanzarote: esso si estende per 5000 ettari, fa parte delle Riserve della Biosfera Unesco e per preservarne la zona, lo si può esplorare soltanto in determinate aree, alcune di esse solo con tour guidati.
- L’Isolotto di Hilario è il fulcro turistico del parco: qui il personale preposto mostra attraverso geyser artificiali l’importante rilascio di calore dei vulcani dormienti. Successivamente si può partecipare a un tour in bus che conduce il turista in un paesaggio marziano, tra coni, tubi vulcanici e antiche colate di lava verificatesi tra il 1730 e 1736.
- Conclusa la visita, sulla via del ritorno, si può fare una sosta a Echadero de Camellos, dove partono carovane di cammelli sui quali è possibile salire per un ulteriore tour molto particolare. L’escursione dura circa una ventina di minuti e regala un panorama dagli splendidi coni vulcanici, colate di lava e pendii di cenere.
- L’altra tappa sarà Il Giardino dei Cactus nato negli anni ’70, seppur inaugurato solo nel 1990, grazie all’architetto Cesar Manrique che portò la sua attenzione sulla località di Guatiza. Qui diverse conche, che si erano create a seguito della prolungata estrazione di cenere vulcaniche, erano poi state utilizzate come discariche.
L’architetto fece ripulire l’area e realizzò il Centro di Arte, Cultura e Turismo “Il Giardino dei Cactus”: un giardino in armonia totale con il paesaggio e perfettamente integrato nel territorio.
Il percorso sembra un labirinto che si sviluppa attorno ad una struttura centrale di forma circolare a ricordare quella dei crateri; da qui su una serie di terrazze degradanti sono disposte le diverse varietà di cactus formate da circa 7200 esemplari appartenenti a 1100 specie provenienti da tutto il mondo.
5. Altrettanto imperdibile è lo Jameos de Agua, un complesso di grotte sotterranee che si sono venute a creare circa 3000/4500 anni fa in seguito all’eruzione del Monte della Corona. La colata ha portato alla formazione di un tunnel lavico di 6 Km il cui tetto negli anni subì dei crolli, generando dei buchi attraverso la quale passa la luce (Jameo vuol significare infatti “foro che si presenta con il crollo del tetto”).
L’architetto Manrique, ispirato da questa particolare conformazione, iniziò un’opera per unificare arte e natura, realizzando un Giardino Botanico, un Auditorium, un Ristorante ed una Piscina.
6. Non lontana dal sito precedente, la Cueva de los Verdes è una grotta formatasi a causa dell’eruzione vulcanica di Monte Corona più di 5000 anni fa: lunga più di sei chilometri è visitabile per circa 2 e la sua bellezza sta nella particolarità e nella sua luce suggestiva.
Divisa in due gallerie e da diversi corridoi e lagune è una delle grotte più grandi d’Europa ed è direttamente collegata al Jameos de Agua.
Lungo la costa, le meraviglie da non perdere sono:
- il Mirador del Rio, uno spettacolare belvedere, unico nel suo genere che si affaccia sullo stretto lembo d’acqua che separa Lanzarote con l’isolotto di La Graciosa;
- Il Papagayo una serie di sette spiagge di dimensione variabile, situate nella Costa del Rubicon nel sud est di Lanzarote;
- Los Hervideros una località caratterizzata da scogliere rocciose a picco sull’Atlantico che, percosse dalle onde della corrente, generano una sorta di nebbia e vapore (da qui “hervir” che significa bollire);
- il lago verde di Charco de Los Clicos venutosi a creare nel cratere di un antico vulcano e oggi dichiarato Riserva Naturale.
Prima di lasciare l’isola non bisogna però scordare una visita ai caratteristici vitigni della Geria, che nascono in buche coniche scavate nella ghiaia vulcanica e ai graziosi paesini di Teguise, nell’entroterra e di Playa Blanca sulla costa, ottima base per la visita dell’isola.
Toccata e fuga a Fuerteventura
L’ho accennato in precedenza, l’isola di Fuerteventura è stato il nostro punto di arrivo nonché di partenza. Perché quindi non soffermarsi un paio di giorni per una rapida visita di questo luogo?
Fuerteventura è l’isola più antica delle Isole Canarie e la seconda isola più grande, deve le sua fama principalmente alle sue spiagge e al suo mare, nonché alle strade sterrate ed i sentieri panoramici tra campi lavici, vulcanici e barrancos.
Con poco tempo a disposizione il mio consiglio è quello di soggiornare al Corralejo, nel comune di La Oliva, antico paese di pescatori oggi molto animato. Da qui se il vento lo permette, dirigetevi alle sue Spiagge che si distinguono per ampiezza e sono contraddistinte da sabbia bianchissima e finissima che si perdono nelle distese del Parco Naturale delle dune di Corralejo.
E se vi rimane ancora una mezza giornata, prendete l’auto e spingetevi nell’entroterra verso sud senza una meta precisa, vi immergerete in un paesaggio quasi surreale dove potrete ritrovarvi ad osservare incantanti i vari mulini che si stagliano all’orizzonte.
Cosa non si deve assolutamente perdere alle Isole Canarie
Se vi chiedete quali sono le cose da non perdersi… beh la mia risposta è semplice: lasciate a casa lo stress e fatevi consigliare dall’istinto, troverete un angolo tutto per voi, respirerete un’atmosfera unica e, inevitabilmente, vi lascerete un pezzo di cuore.
Perché dovresti fidarti di me
Mi chiamo Valentina Carbone, sono laureata in Lettere con un Master in Giornalismo e Comunicazione. Da circa 10 anni mi occupo di blogging condividendo le mie esperienze, di viaggio e di comunicazione, sul mio Blog: www.valentinacarbone.it
Nel corso della mia carriera, determinazione e costanza sono stati i miei punti fermi. Tutt’ora, cerco sempre nuove strategie per crescere e offrire materiale utile ai miei lettori. Proprio per questi motivi, negli anni, ho imparato a organizzare la mia giornata di lavoro pur dovendo seguire le esigenze dei miei Clienti, una famiglia e una casa.
Come ci sono riuscita? Per tanto tempo ho appuntato tutto quello che, realmente, ha portato il mio Blog a diventare uno strumento di successo e di lavoro.
Ed ecco che nasce #Inspiration, un progetto completo che comprende una Consulenza privata e una raccolta inesauribile d’ispirazione per tutti coloro che hanno bisogno di cominciare (o continuare) il proprio percorso verso il successo senza mai accantonarlo.
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