La Slovenia raccontata da un Blogger “atipico” | #TravelIntervista
Con questa Travel Intervista, oggi, voglio portarvi alla scoperta di un pezzo di Slovenia, quello che ha colpito maggiormente il nostro intervistato. Quello che sto per presentarvi è un modo di fare blogging diverso dal solito dove prevale il viaggio più che il viaggiatore, l’esperienza turistica più che la persona che si trova dietro alla foto di un paesaggio.
Vi presento Enzo, Travel Blogger di Inguaribile Viaggiatore che in un web dominato da immagini, fa la scelta di non apparire, è quindi quasi impossibile trovare una fotografia che lo ritrae. Insieme alla moglie, racconta i territori che visita sia sotto l’aspetto storico-culturale, sia sotto l’aspetto enogastronomico, in quanto ritiene che anche il buon cibo ed il buon vino raccontano la storia di un territorio.
Travel Blogger dal lontano 2008. Cosa ti ha spinto a diventarlo?
Ho sempre avuto la passione per i viaggi e dopo la preparazione del primo viaggio itinerante in coppia con mia moglie in Irlanda nel 2008, mi è scattato il desiderio di condividere le informazioni e soprattutto l’esperienza vissuta con altri, pensando che i miei racconti potessero diventare risorsa o ispirazione per chi si apprestava a vivere una vacanza simile e da questo desiderio è nata l’idea di aprire uno dei primi blog di viaggio in Italia.
Ti definisci “inguaribile viaggiatore”. Pensi che il viaggio possa, altresì, portar sollievo alle ferite dell’anima?
Credo che viaggiare possa essere una meravigliosa pausa dalla propria routine e che consenta di aprire finestre di vita in realtà nuove e diverse. È sempre un momento di crescita soprattutto se vissuto con gli occhi ben aperti e la mente libera da facili pregiudizi. Viaggiando si scoprono luoghi, si conoscono persone e soprattutto ci si mette alla prova imparando cose nuove di se stessi.
Ritengo che le ferite dell’anima si possono curare in molti modi. Ad esempio, visitando il Museo di Caporetto in Slovenia, che è soprattutto un museo sull’uomo e sui drammi della sua storia, per comprendere meglio quali e quanti sacrifici hanno fatto i nostri “vecchi” per darci la libertà di lamentarci del benessere che abbiamo oggi.
Qual è la parte del viaggio preferisci?
La fase di organizzazione del viaggio è la parte a cui dedico molto tempo ed energie, mi piace creare itinerari che oltre alle “attrazioni” imprescindibili possa contemplare anche attività meno banali e inconsuete, come vedere Barcellona attraverso i murales o fare un corso di cucina, insomma qualcosa che mi racconti di più del luogo dove sono stato. Curare molto la preparazione del viaggio mi permette di godere l’esperienza di viaggio in modo più sereno e spensierato, anche se devo ammettere, fare un bel programma di viaggio, mi piace anche per poterlo scombussolare senza problemi, se durante il viaggio vengo a conoscenza di nuovi luoghi da scoprire.
Per non parlare poi di quella sensazione meravigliosa di attesa che si prova al momento della partenza!
Cosa ti spinge a viaggiare?
La curiosità è il motore che genera ogni scoperta e visto che per me viaggiare è una scoperta del mondo, degli altri e di me stesso, questa è la ragione che muove ogni partenza.
Credi ci sia un nesso tra i tuoi studi e la tua passione?
Penso che gli studi effettuati mi abbiano permesso di leggere le realtà che incontro con maggiore cognizione ma credo fermamente che la passione per il viaggio sia innata e sia uno stimolo che ti fa muovere a prescindere dal grado di scolarizzazione.
Ami i viaggi lowcost o ti concedi qualche lusso?
Amo viaggiare e si declina in molti modi a seconda delle mete, della compagnia e del momento di vita in cui mi trovo. Mi piace il concetto del viaggio low-cost ma devo dire che amo molto anche il lusso, soprattutto in alcune occasioni e per alcune mete. A volte c’è la necessità di coccolarsi anche in viaggio che non sempre deve essere avventura e adattamento.
Solitamente viaggi solo a con le persone che ami?
Viaggio principalmente con mia moglie e ora anche con mio figlio. Il viaggio è per me, un momento che mi piace condividere con chi amo per poterlo apprezzare al meglio. Poi ora che viaggio con il mio bambino, sono tornato a guardare il mondo con i suoi occhi velati da stupore e tutto assume un sapore diverso, più entusiasmante.
Da quando viaggi cosa hai conosciuto, in più, di te?
Come ho già detto viaggiare apre la mente e le esperienze che si vivono permettono di conoscersi meglio, ho capito di avere maggior spirito di adattamento di quello che pensavo, ma al contempo di avere la necessità di declinare il viaggio secondo i miei tempi e curiosità e di conseguenza seleziono i compagni di avventura. Inoltre con il passare del tempo mi accorgo che le comodità hanno assunto un ruolo importante nell’organizzazione del viaggio.
Durante i tuoi viaggi hai conosciuto una persona, in particolare, che ricordi con piacere?
Molto bello da un punto di vista umano è stata l’esperienza vissuta in Sri Lanka durante un viaggio in compagnia di travel blogger provenienti da varie nazioni del mondo. Ho conosciuto persone interessanti con le quali è stato un piacere scambiarsi idee, progetti ed esperienze.
Qual è il viaggio che rifaresti, domani?
Il viaggio dello scorso anno in Cina è stato il più emozionante, tre settimane nel paese asiatico mi hanno permesso di apprezzarne la cultura e le tradizioni. Sono partito con qualche timore subito abbandonato a favore di un vero entusiasmo per il paese asiatico. La Cina mi è rimasta nel cuore e sicuramente tornerò a visitarla.
Un altro viaggio che rifarei (o meglio che rifaccio spesso trovandosi a 2 ore di macchina da casa mia) è in Slovenia, che è un piccolo gioiello verde. Della Slovenia, mi piacciono i paesaggi incontaminati, la gastronomia ed il fatto di non essere ancora molto turistica anche se ha molte cose da offrire ai viaggiatori.
Grazie mille, Enzo, per averci raccontato delle tue esperienze e per aver condiviso con noi la tua idea di viaggio.
Valentina
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