Sapore di emozioni, a Rovigo, durante la mostra “I Nabis, Gauguin e la Pittura Italiana d’Avanguardia”


23 settembre, 5 blogger e 100 quadri da guardare.

Sono questi i numeri della sensazionale esperienza vissuta presso il Palazzo Roverella nel primo venerdì d’autunno.

Pur vivendo a Rovigo da circa due anni non avevo ancora esplorato gli interni nel Palazzo ospitante la Mostra. Quale occasione migliore?

Grazie all’educational tour condiviso con altri 4 blogger, ho avuto l’onore di scoprire le bellezze della Mostra nonché dello scrigno che la contiene.


CENNI STORICI DEL PALAZZO ROVERELLA

Nel 1474 il cardinale Bartolomeo Roverella promosse la costruzione di un grande palazzo nella piazza maggiore di Rovigo a testimonianza del prestigio della sua famiglia. All’improvvisa morte del cardinale seguirono modifiche al progetto, riadattamenti e ristrutturazioni che non fecero che accellerarne il degrado strutturale. Nei secoli successivi, rimase abbandonato e inutilizzato sino all’anno 1915 quando venne inserito nell’Elenco dei beni monumentali della Provincia di Rovigo. Al termine della seconda guerra mondiale fu iniziato il restauro della facciata che, tutt’oggi, si presenta particolarmente armoniosa grazie al contrasto tra mattoni rossi e marmi bianchi.

mostra nabis gauguin mostra nabis gauguin

Nel 1985 vennero eseguiti i lavori per la ristrutturazione interna del Palazzo grazie all’iniziativa del Comune di Rovigo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha assunto la gestione di Palazzo Roverella nel 2012 per 10 anni.


LA MOSTRA “I NABIS, GAUGUIN E LA PITTURA ITALIANA D’AVANGUARDIA”

Iniziamo col dire che la Mostra, presente nel Palazzo Roverella, sarà aperta al pubblico fino al 14 gennaio del 2017.

Ora, però, entriamo nel vivo dell’esperienza culturale. Il titolo “I Nabis, Gauguin e la Pittura Italiana d’Avanguardia”  presagisce una nuova tendenza, una nuova arte, una nuova moda. Sì, perché, come ho specificato nel mio precedente articolo, I Nabis sono i profeti di un’epoca cucita sul filo delle emozioni.

Questa è, di fatti, una Mostra piena di emozioni. Tutti i quadri, circa 100, sono attraversati da storie intense e da artisti in fuga. Una fuga dagli affetti, dalle loro città e, molto spesso, una fuga da loro stessi. Fuggono alla ricerca di un ristoro mentale, un letto di serenità, una bevanda purificatrice.

Era il tempo di giovani artisti che, dipingendo spesso insieme, traevano ispirazione dai paesaggi e dalle comuni riflessioni sulla vita.

Era il tempo della ricerca della semplicità, nella vita e nell’Arte.

Era il tempo della creatività tesa all’essenza della realtà.

Era il tempo di cogliere i significati simbolici nascosti dietro l’apparenza.

Questo era il linguaggio artistico dei Nabis che, con il tempo, influenzò le varie correnti artistiche europee di fine Ottocento. Un linguaggio nuovo fatto di colori intensi, profili marcati ed esplosione di grandi emozioni. Alla stesso tempo, però, i loro dipinti erano sintetici ed elementari fino a condizionare l’esperienza dei Fauves, dell’Art Nouveau e dell’Espressionismo.

La pittura andava filtrata attraverso l’anima e il verbo “sentire” diventava caposaldo della loro Arte.

Diversi i quadri dei Nabis presenti nel Palazzo Roverella ma tutti attraversati trasversalmente dal segno indiscusso dell’emotività.

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La dott.ssa Alessia Vedova ci ha condotti alla scoperta della Mostra traducendo le singole particolarità dei dipinti passando attraverso la storia e la vita degli artisti. La sua indiscussa professionalità ci ha permesso di attraversare un universo in cui (ri)scoprire le emozioni, nostre e degli artisti tanto studiati ai tempi del liceo.

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Ed ecco a voi una carrellata di quadri. Quelli che, secondo me, sono i più belli, emozionanti e che donano spessore alla Mostra.

Il dipinto rappresentato qui di seguito è ripreso nella locandina ufficiale.

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(Tre teste di donne bretoni con cuffia vedovile – Emile Bernard)


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(Donna con scialle rosa che cuce sotto la lampada – Fèlix Vallotton)


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(Allo specchio – Cagnaccio di San Pietro)


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(Ugo Ojetti nello studio – Oscar Ghiglia)


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(Fanciulla piena d’amore – Arturo Martini)


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Un’arte magica, realista con i soggetti in continua attesa. Un sintetismo che trova libero sfogo nella precisione degli oggetti e dove tutto sembra essere immobile tanto da avere l’impressione di poterlo toccare.

L’amore, l’anima, i colori sprigionano la bellezza di un’Arte che vuole diventare semplice come lo stato d’animo che si prova nel raffigurarla, come un’increspatura nel cielo che ricorda un dispiacere, come un volto affamato di emozioni.

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Ho cercato di riassumervi, brevemente, la bellezza di questa Mostra che mi ha colpita positivamente in tutta la sua estrema semplicità.

Il Palazzo Roverella, ogni anno, accoglie turisti da ogni parte del mondo e l’augurio è che possa avvenire la stessa cosa anche quest’anno.

Di seguito trovate tutte le informazioni dettagliate riguardanti la Mostra “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia” .

CALL CENTER PER INFO E PRENOTAZIONI:

Da lunedì a venerdì: 9.30 – 18.30
Sabato: 9.30 – 13.30
0425.460093
346 0701983
info@palazzoroverella.com

APERTURA DI MOSTRA

17 settembre 2016 – 14 gennaio 2017

ORARI DI MOSTRA
Feriali 9.00-19.00, sabato e festivi 9.00-20.00
Chiuso i lunedì non festivi

COSTI BIGLIETTO
INTERO 11 euro
RIDOTTO 9 euro

SERVIZIO DI VISITA PER GRUPPI ADULTI
75 euro

SERVIZIO DI VISITA IN LINGUA
85 euro

SERVIZIO DI VISITA GUIDATA CON LINGUAGGIO DEI SEGNI LIS
90 euro

VISITE SINGOLI A PRESIDIO FISSO
prenotazione obbligatoria sabato, domenica e festivi
4 euro a persona

VISITE SPECIALI FAMIGLIE A PRESIDIO FISSO
prenotazione obbligatoria sabato, domenica e festivi
3 euro a persona

Vi consiglio di guardare il video dedicato all’educational tour organizzato da Raffineria Creativa.

 

Grazie per l’attenzione e, come sempre, vi consiglio di seguirmi sui social network per tutti gli aggiornamenti.

Valentina