Una virata drastica alla propria vita

Quante volte abbiamo ascoltato frasi come “Non lasciare il certo per l’incerto”, “La passione non paga, un buon lavoro sì”, “Aspira al posto fisso” eccetera eccetera. Non so tu ma io, tantissime.

E le ho sentite talmente tante volte che, molto spesso, mi sono convinta che fosse la realtà.

Ho avuto diversi rapporti lavorativi, lunghi e meno lunghi. Tutti, però, caratterizzati da regole ben precise da seguire, scadenze, bollettini e paradigmi. Per carità, tutto assolutamente giustificato ma quanto tornavo a casa sentivo che mancava qualcosa. Sentivo che quello non era il mio posto, quello che mi permetteva di svegliarmi col sorriso.

Ho avuto la grande fortuna di entrare nel mondo del lavoro in un’azienda bellissima, con dei colleghi fantastici, uno stipendio di tutto rispetto e una mansione che mi entusiasmava. Ogni giorno di più. In quegli anni, ho sempre creduto che quella fosse la strada giusta, il desiderio divenuto realtà.




Poi, purtroppo e per fortuna, un giorno scelsi di lasciare quel meraviglioso posto di lavoro per seguire l’altra parte del mio cuore, l’uomo che non ha mai smesso – nemmeno per un secondo – di rendermi felice. Non è stata una scelta difficile perché ero certa che fosse quella giusta per me, quella che mi avrebbe permesso di cambiare regione e trovare un lavoro ancora più bello.

Sono stati diversi i lavori che si sono susseguiti ma ognuno di questi mi allontanava sempre più dall’idea del “posto fisso in azienda”. Più passavano i mesi e più mi rendevo conto che era la mia libertà l’unica cosa che volevo. L’ho cercata e finalmente l’ho trovata.

Un anno fa ho scelto di iniziare il percorso da Freelance e Consulente nel campo del Marketing e della Comunicazione  (hai letto “La mia storia“?)e di Travel Blogger e oggi continuo a ringraziare il giorno in cui ho preso questa decisione.

lavoro

Ci sono periodi in cui mi chiedo se è stata davvero la scelta giusta, altri in cui penso che non avrei potuto scegliere di meglio e, ogni volta, realizzo di avere la libertà di scegliere, bene che non baratterei con nessun oro al mondo.

Ho la libertà di scegliere i miei orari di lavoro (non per questo lavoro solo 2 ore al giorno, anzi!), i Clienti con cui lavorare, il budget da investire nella promozione dei miei lavori, i miei spazi, le telefonate, le skype-call, gli appuntamenti, le giornate di formazione. Tutto, ogni impegno è cucito sulle mie esigenze e su quelle del Cliente che scelgo di seguire.

Negli anni, utilizzando molto Facebook come mezzo di comunicazione con i miei lettori, mi sono resa conto che uno dei timori più grandi che leggo tra le righe di chi mi scrive è quello di fallire e di rendersi conto che la vecchia strada era quella più giusta da percorrere. O forse la più comoda?

Non sono in grado di dare una risposta generale perché sono innumerevoli le varianti che potrebbero portare una persona al cambiamento o, al contrario, al restare sui propri passi “perché da lì non mi caccia nessuno!”. Posso solo dire, con estrema certezza, che in un caso o nell’altro la SCELTA deve essere dettata dalla propria coscienza, dalla voglia che si ha di prendere – o meno – a morsi la vita e non dalle dicerie, dai consigli falsi e fuorvianti e dalle persone che non hanno alcun peso nella propria vita (e spesso neanche da chi quel peso ce l’ha per davvero!).

Prenditi qualche giorno, settimana, mese e scava a fondo nei tuoi desideri. Qualsiasi sia la tua scelta, non te ne pentirai!